Donazioni online: efficacia ridotta da costi di transazione e IVA
- 27 Marzo 2020
- 8 minuti
Gli Italiani stanno rispondendo all’emergenza coronavirus con una mobilitazione di massa: la necessità di vicinanza e di solidarietà, pur nella distanza imposta dalle misure di prevenzione, sta producendo donazioni sempre in crescita.
Per questo da diversi giorni, con un’attività di business intelligence, stiamo monitorando i siti di crowdfunding: con il nuovo report abbiamo monitorato ben 747 campagne per un totale di donazioni pari a € 23’729’538 .
Nel primo report pubblicato abbiamo sottolineato come le piattaforme possano arrivare a guadagnare cifre anche molto consistenti attraverso l’applicazione di tariffe o contributi per la gestione delle campagne. Questi non sono però gli unici costi che incidono sulle raccolte.
I beneficiari si vedono scalare dai fondi anche le commissioni sulle transazioni online trattenute dai servizi di digital payment. Per l’emergenza Covid-19 l’Associazione Bancaria Italiana ha invitato le banche associate a non riscuotere commissioni su bonifici, o altre forme di trasferimento fondi, sui conti correnti dedicati agli aiuti alla protezione civile.
Per il resto, nulla, o quasi, si è mosso. Ogni piattaforma di digital payment ha tariffe standard proprie, ma finora soltanto Satispay ha eliminato le commissioni sulle donazioni effettuate attraverso il servizio interno alla sua app.
Altro fatto paradossale oggi è che gran parte degli acquisti necessari agli ospedali per affrontare l’emergenza è soggetta a IVA al 22%, per loro indetraibile.
Ad esempio, di 8.479 € che l’ospedale paga per un ecografo, ben 1.529 se ne vanno in imposte. Le donazioni raccolte perciò perdono una parte significativa della loro efficacia.
Attrezzature acquistate all’estero, ai sensi dell’art. 68 lettera f) del dpr. 633/1972, finirebbero per costare meno: oggi questi enti si trovano perciò a dover scegliere se penalizzare i produttori/distributori italiani o acquistare in Italia disperdendo molte risorse in imposte.
Si spera che le istituzioni si muovano per massimizzare l’impatto delle donazioni, eliminando tante dispersioni che potrebbero essere facilmente evitate.
Di seguito è possibile scaricare l’ultimo Report #donasicuro N.2 realizzato da Be Honest.