Gofundme: dopo la segnalazione di Be Honest interviene l’Antitrust
- 23 Marzo 2020
- 7 minuti
Qualche giorno fa avevamo spiegato in questo post come evitare di unire alla donazione fatta attraverso Gofundme una commissione percentuale preimpostata che può destinare alla piattaforma fino al 15% della somma donata.
Il nostro consiglio è stato ripreso dal web e da qualche quotidiano, ma oggi siamo felici di condividere con voi che anche l’Antitrust è intervenuta in via cautelare nei confronti del sito Gofundme.org per interrompere questa insidiosa pratica.
Infatti tanti italiani hanno utilizzato Gofundme per sostenere medici e reparti ospedalieri delle zone più colpite dal contagio da Coronavirus, spinti dalla generosità e dalla voglia di arginare un’emergenza che ormai tocca tutti.
Come abbiamo rilevato per primi nel nostro articolo del 13 marzo, e confermato con il nostro report sul crowdfunding pubblicato appena qualche giorno fa e ripreso dal quotidiano La Stampa il sito si è dimostrato piuttosto opaco nella gestione dei contributi.
Gofundme afferma infatti di garantire in pochi click l’avvio di raccolte senza costi, ma al momento della donazione applica una commissione percentuale preimpostata, removibile solo cliccando sul vicino menu a tendina “Altro”.
L’Autorità ha definito questa politica una “pratica estremamente grave”, ritenendo che le modalità di acquisizione delle commissioni facoltative siano tali da esercitare un “indebito condizionamento nei confronti dei soggetti donanti”.
Perciò ha disposto l’azzeramento del valore di partenza della commissione, così da lasciare al donatore piena libertà di scelta.
Rimane naturalmente invariato, specifica il portale Gofundme, il costo standard per l’elaborazione dei pagamenti stabilito da soggetti quali WePay e PayPal, pari al 2,9% della transazione + 0,30 €.
Be Honest ha avviato la sua inchiesta per difendere e sostenere tutto l’ecosistema del terzo settore: ONLUS e ETS, fondazioni, fundraisers, commercialisti e consulenti, volontari, e oggi più che mai ospedali, pubbliche assistenze, dottori e infermieri che in questi giorni stanno rischiando tutto per il bene della collettività.
Siamo felici che le nostre segnalazioni abbiano portato in così breve tempo a questo importante risultato, permettendo a tutti gli Italiani di continuare a donare in sicurezza e con maggiore fiducia.