I criteri ESG sono alla base dei cosiddetti “investimenti sostenibili” un fenomeno già avviato a metà del secolo scorso ma che ha avuto ampiamente sviluppo solo negli ultimi anni, grazie sia alla crescente attenzione verso l’ambiente, inteso come ecosistema e come comunità, sia agli effetti economicamente positivi di questo tipo di strategie. Fino a pochi anni fa infatti, chi applicava logiche di ESG era considerato parte di un’élite, un soggetto che poteva permettersi di attuare strategie che seguissero dei principi “green” ed etici principalmente per sensibilità filantropica e/o per un ritorno di immagine, senza poter realmente conseguire benefici misurabili. Ancora nel 2018, su 105 organizzazioni intervistate di cui 75 facenti parte del settore non profit, il 60% di quelle che non applicavano i criteri ESG dichiarava di non farlo perchè incerto sulle performance di queste strategie, mentre il 53% dichiarava di non farlo a causa della difficoltà nel valutarne i benefici (Survey: ESG investing on the rise). Oggi però le cose stanno cambiando: numerosi studi dimostrano che le strategie volte alla tutela ambientale, al sociale e ad una governance etica rispondono a logiche di mercato di lungo periodo, riducono il rischio d’impresa e migliorano le performance delle organizzazioni. Elementi, questi, che permettono oggi alle organizzazioni di valutarne in modo fattuale gli effetti sulla società e sull’ambiente in cui operano (Research: Mission investing underperforms market). Adottare strategie basate su indicatori ESG significa tentare di rispondere ad una domanda: quali sono gli effetti di un’attività sulla vita della collettività? Le strategie ESG rispondono: Un’organizzazione che sviluppi questa attenzione per il benessere di tutti i propri stakeholder avrà una visione più ampia del proprio operato e soprattutto potrà perseguire la propria mission producendo benessere per una platea più ampia possibile di stakeholders e nel rispetto del bene della collettività. É stato inoltre dimostrato come le organizzazioni che utilizzano strategie ESG ottengano migliori performance nel lungo periodo (Statista.com). Avere un occhio di riguardo per l’etica – diversità, riduzione del gender gap etc. – durante i processi di assunzione, per esempio, porterà l’organizzazione ad accrescere la propria reputazione, avere un organico, o un corpo volontari, più soddisfatto e quindi aumentare la propria attrattiva verso investimenti e nuovi talenti. L’incremento dell’utilizzo di strategie ESG e le evidenze di miglioramento nelle performance di chi le applica rendono necessario che sia investitori che organizzazioni vi pongano l’attenzione. Non a caso, al crescere delle organizzazioni che usano questi criteri crescono anche le società di rating con focus sull’applicazione di questi criteri e la loro importanza nelle decisioni di investimento e sull’opinione pubblica. Sono ormai infatti superati i tempi in cui si consideravano i motivi morali e filantropici, seppur fondamentali, come unica motivazione di un investimento nel sociale. Al contrario, sono ora disponibili dati, ricerche e standard di misurazione che permettono di quantificare e misurare gli impatti di questo tipo di investimenti, fatto che rende l’utilizzo di strategie ESG un importante tassello della scelta di un investitore e, quindi, un modo in più per un ente per attrarre finanziamenti e accrescere la propria reputazione.L’abbecedario di BEHONEST: E come ESG
Benessere degli stakeholder e performance
Criteri ESG: se lo puoi misurare lo puoi migliorare